Napoli. Al Filangieri una mostra dedicata ai Caravaggisti

Napoli. Al Filangieri una mostra dedicata ai Caravaggisti

L’esposizione punta alla riscoperta della Scuola Napoletana del Seicento e del primo Settecento.

Un secolo di furore. I Caravaggisti del Filangieri”è la mostra che sarà aperta al pubblico, dal 1 febbraio al 28 aprile 2019, presso le sale del Museo Filangieri Napoli.

L’esposizione – che è dedicata alla riscoperta della Scuola Napoletana del Seicento e del primo Settecentoed è composta, per lo più, da dipinti caravaggeschi – rappresenterà il primo focus di una serie di piccole esposizioni tematiche della nuova rassegna “Visti da Vicino”, voluta dal direttore Paolo Jorio, autore, tra l’altro, insieme con Rosella Vodret, del libro Luoghi e Misteri di Caravaggio, per la riscoperta e per la rivalutazione dei capolavori presenti nelle collezioni del palazzo d’arte di via Duomo.

In particolare, saranno periodicamente riallestiti e messi in luce i dipinti del Museo Filangieri focalizzando le tematiche, i generi o le scuole di pittori che, pur essendo noti agli studiosi e al grande pubblico, sono solitamente presenti nella Sala Agata ed esposti, per volontà dello stesso Principe Filangieri, a incrostazione, ovvero sistemati in modo da ricoprire completamente le pareti.

Jusepe de Ribera, Matthias Stommer, Battistello Caracciolo, Andrea Vaccaro, Micco Spadaro, Mattia Preti, fino a Francesco Solimena che conduce la pittura napoletana dal naturalismo al barocco, saranno dunque i protagonisti della prima mostra tematica, insieme anche con alcune armi dell’antica e importante collezione del Filangieri.

Tra i tanti storici armamenti della considerevole raccolta del Principe di Satriano, grazie a un antico documento ritrovato nell’Archivio di Stato di Roma, sono stati infatti identificati ed esposti anche i modelli del pugnale e della spada appartenuti al Caravaggio.

Armi che furono sempre fedeli compagni del pittore lombardo e che determinarono anche le alterne fortune della sua vita non solo artistica sino a giungere al baratro della sua rovina. Come la pena capitale comminata a Roma per l’omicidio di Ranuccio Tomassoni che lo fece scappare dalla capitale dello stato papale per giungere a Napoli.

Il museo si trova in via Duomo, 288 a Napoli ed è aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 16.00 e la domenica dalle ore 10.00 alle 14.00.

fonte: ecampania.it



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